8 ottobre 2021 h. 18 (ora italiana – UTC 16) | Webinar
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Il racconto del Webinar
a cura di Marcella Ioele e Claudio Antonio Bosco
Cosa succede ad un cittadino comune o un professionista quando sente parlare di design for all o universal design? Oppure che la disabilità non è una caratteristica della persona ma piuttosto un condizionamento negativo che l’ambiente esercita su ognuno di noi ed ancora più sulle persone che hanno una qualche limitazione fisica o sensoriale?
Il secondo webinar del progetto “Ambiente Accessibile Società Inclusiva” (inserito nel “pathway” #DareToCare del Progetto Mondo Unito) ha offerto preziose risposte ed input molto importanti, grazie ad una vivace lezione a più voci proprio sull’accessibilità e barriere architettoniche. L’arch. Stefano Maurizio (Venezia, Italia), esperto di progettazione accessibile, l’ing. Renzo Andrich (Belluno, Italia), esperto di tecnologie assistive e la dott.ssa Cidinha Siqueira (Goiânia, Brasile) in qualità di testimone autorevole impegnata in politica, ci hanno fatto partecipi di molte risposte.
E’ difficile sintetizzare i molti concetti esposti, ma vale la pena ricordare alcuni “fondamentali” che ci siamo portati a casa. I destinatari più importanti sono stati sicuramente gli ingegneri e architetti che, chiamati nei territori a progettare scuole, parchi, strade, quartieri, supermercati ecc., se attuano una buona progettazione (universal design), possono far si che TUTTI i cittadini – persone anziane, persone in carrozzina, non vedenti, mamme con bambini piccoli in passeggino – possano muoversi in spazi privi di gradini che facilitino la mobilità autonoma.
L’arch. Maurizio ha raccontato bellissimi esempi attuati nella città di Venezia (121 isole e 436 ponti!!) che, grazie ad una progettazione condivisa e verificata con diversi interlocutori competenti, attraverso un sistema di rampe mobili, hanno permesso di rendere accessibili alcuni percorsi di questa meravigliosa quanto fragile città.
L’ing. Andrich ci ha spiegato come un semplice acquisto di un telefonino per il proprio genitore anziano possa essere un oggetto di “facile o difficile fruibilità”, se non si sceglie la tecnologia adatta alla persona che lo deve utilizzare. Ognuno di noi, può essere cittadino attivo e propositivo, se nelle sue scelte professionali e quotidiane si educa e cresce ben intendendo questo semplice concetto: è possibile non sprecare risorse progettuali e sociali, se ogni atto tiene conto che l’accessibilità fa bene a tutti e che affrontare, eliminare e non creare barriere architettoniche è la scelta più economica, inclusiva e vincente che ogni amministrazione civile può fare. Sì, perché è stato ribadito più volte che l’accessibilità è un linguaggio con cui ogni società dice ai suoi cittadini: “Tu sei incluso, tu sei escluso…”.
La testimonianza della dott.ssa Siqueira, psicologa e pedagogista, affetta da poliomelite dall’età di 9 anni, è stata molto significativa: impegnatasi in politica ha fatto sì che cambiassero alcune leggi e fosse dato il marchio di accessibilità a molti luoghi pubblici del suo Stato.
Forse qualcuno dei partecipanti al webinar avrà pensato: come fare per estendere questo anche nel contesto dove vivo? Occorre lavorare sempre più insieme, come associazioni di persone con disabilità e non, comitati tecnici e istituzionali, creare spazi di ascolto delle esigenze dei cittadini, promuovere formazione (specie nelle aule universitarie delle facoltà di ingegneria e architettura!!), per creare in tutti una nuova cultura dell’accessibilità, della non creazione di barriere nelle progettazioni, per non dovere poi eliminarle. Ci aiutano esperti, siti internazionali quali per es. www.eastin.eu, nei quali si possono reperire ausili, oggetti che, realizzati con un design funzionale, possono facilitare le azioni della vita quotidiana, consentendo il massimo recupero di autonomia per ogni persona.
Il dialogo durante il webinar ha fatto si che emergessero esperienze, domande e contributi che indicano che molto si deve lavorare nella diffusione di questa cultura anche nello stesso ambito sanitario, in cui esistono ancora molte “barriere” (per es., nella comunicazione con i pazienti affetti da grave disabilità o non ancora in grado di comprendere bene l’Italiano… Se parlerà nel prossimo webinar di novembre!) Arrivederci e… ancora grazie alla regia di questo nostro ciclo di webinar!!
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Scarica la trascrizione integrale dell’intervento di R.Andrich e S.Maurizio >> PDF DOCX
Scarica la trascrizione integrale dell’intervento di C.Siqueira >> PDF DOCX